La Mia Cucina

Avere una mamma e una sorella che cucinano di tutto e benissimo, non mi ha aiutata nella vita. Anche se sono sempre riuscita a controllare il peso (spesso e frequentemente a fatica), non ho mai imparato a cucinare bene.
Facevano tutto loro. Quando c'era qualche evento o qualche cena con amici mi sentivo regolarmente dire: "Tu apparecchia la tavola" e avevo la vaga idea di non essere nemmeno molto brava in quello perché poi passava qualcuno a risistemare le stoviglie che io avevo già predisposto.
Mia sorella è stata sempre impareggiabile. Tornava da scuola (elementare) e preparava il pranzo (primo, secondo e contorno) per tutti. Io arrivavo a casa (elementari, medie, liceo, università e lavoro) e mi facevo un'insalata con il tonno. Mia mamma, la sera, preparava sempre qualcosa di sfizioso e originale in pochissimo tempo.
Insomma, sono sempre stata tagliata fuori dal magico mondo dei fornelli.
Quando mi sono sposata ero davvero pronta a fare il grande salto, ma lavorando fino tardi a Milano mi restava solo il week end per sperimentare. E' stato allora che ho iniziato davvero a divertirmi in cucina.
Altro incentivo è stato il Dr.Green.
Un entusiasta. Passava dalla vita da single con cibo precotto ai miei pranzi "decenti" e a lui questo bastava.
"Hai fatto il petto di pollo?? Buonissimo!" - "Che storia, una pasta alla carbonara!" - "Wow, le zucchine ripiene!" e via dicendo.
Insomma, iniziavo a muovere i miei primi passi, anche se avevo una cucina piccolissima e sfornita. Le pentole erano quelle di qualche nonna ormai deceduta, i piatti quelli di quando Green, da piccolo, andava in campeggio.
Poi, nel 2011 ci sono stati tanti cambiamenti che hanno travolto nel bene e nel male le nostre vite, ma che hanno dato un nuovo slancio creativo al mio cucinare.
Ci siamo trasferiti e diventati vegetariani (lui totale, io semi, la Pivellina se potesse si mangerebbe bistecche di dinosauri da mattina a sera) e tutto il gioco si è fatto ancora più interessante: una cucina più grande, nuovi alimenti, un orto, più tempo per sperimentare...
Oggi ho letto un bel post di Apartment therapy - 10 Simple things to make you happier in your kitchen . Alcune, secondo la mia esperienza, condivisibili, altre da aggiungere, alcune da togliere. Li ho rivisitati, con un occhio in più a chi vive con i bambini.
Perché davvero, la cucina, può essere un oggetto d'amore.

1. Rifornisci la tua dispensa. La scelta di alimenti da tenere in dispensa dipende dalla tipologia di dieta che ogni famiglia segue ma i grandi classici restano: pasta, riso, scatolame (piselli, ceci, tonno, passata di pomodoro). Aggiungi qualcosa di sfizioso o che può assicurarvi una bella figura con ospiti inattesi (budini in polvere, noci, mandorle, sfoglia per lasagne). Noi teniamo sempre 4 porzioni di testaroli di scorta, budino alla vaniglia e pasta integrale.

2. Tieniti a portata di mano le spezie e gli odori: se hai la possibilità, coltivati un piccolo orto in balcone oppure nei vasi, in modo da avere sempre piante fresche. Servono per tutto: primi, secondi, insalate, contorni. Noi abbiamo l'orto, un prato e una zia Babi che riconosce le piante commestibili che crescono spontanee.

3. Riduci il disordine : appena tornata dalla spesa cerco (perché non sempre è possibile) di togliere gli alimenti che ho preso dai loro imballaggi e di inserirli nel miei barattoli. Non mi piace vedere in giro plastica, cartoni e confezioni varie mezze aperte. Inoltre spesso gli alimenti si conservano meglio in barattoli o recipienti appositi.

4. Circondati da cose belle (o che ti piacciono): piatti, tazze, forchette colorati, servizio da the in porcellana, tovagliette minimaliste...Insomma ad ognuno il suo gusto. Puoi anche appendere dei calendari con belle fotografie, tenerci le piante o qualche poster. Lasciare spazio al bello.  La mia cucina ha le pareti azzurri e il pavimento nero (alcuni dicono per la mia fede calcistica, ma io non l'ho mai realmente ammesso), ho un calendario della Pivellina ed Emme, dei libri fotografici di cake design e un ficus.

5. Mantieni alto il livello di ordine e pulizia mentre cucini: fare subito la raccolta differenziata oppure riporre direttamente le stoviglie nel lavello o nella lavastoviglie ti permette di risparmiare delle mezz'ore di lavoro di pulizia finale. Inoltre la cucina è sempre in funzione..Magari mentre stai cucinando tua figlia vuole lo yogurt e un po' di the, tu stessa ti fai un caffè e ti entra in cucina il marito con le borse della spesa da sistemare... quindi meglio stare al passo con le necessità che nascono di minuto in minuto.

6. Rendila sicura. Se il tuo bambino vuole stare con te e tu stai cucinando non c'è niente di meglio che coinvolgerlo. Sposta gli utensili pericolosi, i coltelli e i detersivi in alto. in basso lascia tovaglie ma anche formine per i biscotti, piatti e stoviglie di plastica, contenitori.Copri gli spigoli e cerca di evitare la chiusura improvvisa dei cassetti.

7. Riempila o svuotala (di gente): se c'è sempre qualcuno che gira per la tua cucina, prova a starci da sola. A divertirti senza altri nei paraggi. Se sei sempre sola, in cucina, prova a lavorarci con qualcuno. In ogni caso sarà divertente. Io amo cacciarli via, Andate al parco!, ascoltare Bob Marley e Vinicio Capossela, i successi anni '80 e Caparezza mentre cucino con calma per loro.

8. Impara le tecniche, non le ricette (questo è il mio punto preferito): le ricette?.. basta leggerle. Impara come si cucina, poi decidi cosa cucinare! Poi, però tieni a portata di mano un quaderno dove appuntarti le Tue Ricette, per non scordare qualche improvvisato capolavoro.

9. Cucina alimenti di stagione e a colori

10. Amala


Ed ecco cosa cucino io:
  • Niente aglio
  • Niente cipolla
  • Carne/Pesce solo 2 volte alla settimana e solo per la Pivellina









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