mercoledì 27 febbraio 2013

Tv e bambini - 2

Alla mia Pivellina concedo 20/30 minuti di TV (nel nostro caso DVD) al giorno, ma solo se lei lo richiede (capita che ci siano giornate in cui non ne senta proprio l'esigenza). In casi estremi, ad esempio una malattia (sua o mia) posso arrivare anche ad un'ora. Altra regola: mai di mattina o nel primo pomeriggio e assolutamente mai durante i pasti.
Devo dire che, rispetto a quando ero piccola io, ormai i programmi per bambini sono molto ben fatti. Ai primi posti della classifica abbiamo:

1. LA PIMPA


Semplice, chiaro, sviluppa la fantasia, la generosità, l'amore per la natura ed è divertente.












2. BARBAPAPA'

3. PEPPA PIG
 A me non piacciono molto i disegni, ma i contenuti sono molto positivi.

 
 
Poi abbiamo delle vere e proprie chicche da youtube, piccoli, corti, semplici e divertenti:
 
- Natale con il pinguino (il primo cartone animato che la Pivellina ha visto)
 
 
 
- L'agnello rimbalzello:
 
 


Tv e bambini

Mi sono a lungo documentata sull'opportunità o meno di far vedere la TV ai bambini. Scientificamente non esiste alcuno studio, ad oggi, che mostri la correlazione tra l'abuso della televisione e ritardi o intoppi in uno sviluppo armonico dei bambini. Posso quindi semplicemente riportare la mia esperienza di madre, premettendo che la sensibilità di ogni bambino è diversa e quindi deve essere diverso anche l'approccio di un genitore. Come ho già scritto, la Pivellina non ha mai dormito ed io ho anche provato a metterla davanti alla TV o al PC, da piccola, per riuscire a farla addormentare. L'esperienza le ha sempre generato una reazione di eccitazione, per cui ho capito presto che quello non era un metodo adatto a lei.
Volendo ragionare in termini meno specifici, è innegabile che la TV può essere utile ad un genitore che deve barcamenarsi tra mille incombenze e che ha magari dei bambini scalmanati. E' utile ma questa sua utilità deriva dalla capacità di esercitare un effetto ipnotico sul bambino, tagliandolo fuori dall'esperienza diretta del mondo, escludendolo dal contatto sociale con gli altri ed esperienziale con il mondo.
Per questo credo che un'ora di televisione al giorno, con programmi mirati e seduto ad una debita distanza, sia il massimo la massima concessione per un bambino. Basta pensare a quante cose belle un bambino può fare invece che stare davanti al televisore: giocare, correre, saltare, camminare, nascondersi, disegnare, colorare, esplorare, parlare, manipolare, imitare, cantare.....
 
 

Biscotti alle spezie

Ingredienti:
2 uova
225 g di farina bianca
125 g di farina di segale
175 g di zucchero a velo
75 g di miele (non freddo)
15 g bicarbonato di sodio
15 g di spezie (cannella, zenzero, coriandolo)

Amalgamare tutti gli ingredienti e lavorare l'impasto fino a formare una palla omogenea. Lasciare riposare, per almeno due ore, in frigorifero.
Stendere l'impasto su una teglia a 3 mm di spessore e tagliare i vari biscotti. Cuocerli a 150°( forno preriscaldato e statico) per 20 minuti circa, o comunque fino alla doratura.

Difficoltà: 1/5
No burro, da fare con i bambini.
P.s.: Non sono riuscita a fotografarli perché son durati troppo poco!

venerdì 22 febbraio 2013

La televisione

E' da tempo che volevo scrivere un post a questo proposito ma sono stata molto presa da mille cose. La televisione?
No, grazie.
Noi non abbiamo la TV.
Quando dico questa cosa la gente mi guarda come se fossi una disadattata sociale. In realtà la scelta di non possedere la TV è stata dettata semplicemente da questioni pratiche. Quando abbiamo traslocato è stata l'ultima cosa che abbiamo tirato fuori dagli scatoloni. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo onestamente detti che, in tutto il tempo del trasloco (almeno un paio di mesi) non ne avevamo MAI sentita l'esigenza. Se vogliamo vedere qualche programma o un telegiornale lo cerchiamo su internet, oppure sentiamo le notizie via radio. I reality proprio non ci interessano. Onestamente, ci è sembrato davvero un oggetto inutile, per come era ed è strutturata la nostra vita.
Poi ci si accorge che ci sono cose più belle da fare, in tutto quel tempo.
Abbiamo regalato il nostro apparecchio alla Zia Dotty e riempito lo spazio con dei libri della Pivellina, una cucina giocattolo, un castello per le palline...
E comunque, quando qualcuno ci viene a trovare, ci mette un po' ad accorgersi che manca..Questo significa che non è così importante per le nostre vite?
 

Strategie per vita domestica con bambini 6

Oggi abbiamo fatto una cosa molto bella: siamo andate in treno!
Un investimento di soli 3 euro e una manciata di ore (volendo proprio fare le cose fatte bene).
L'esperienza è molto stimolante ed educativa:
- Come funziona una stazione e come si struttura un viaggio in treno (ho rilevato un grande interesse per la linea gialla da non superare e per il passaggio a livello);
- Acquisto del biglietto (dove vuoi andare - Quanto costa - Aspetta che il signore ti da il resto - ringrazia)
- Osservazione del paesaggio mutevole dal finestrino, conoscenza delle fermate e delle stazioni,
- Osservazione e scambio di qualche chiacchiera con gli altri passeggeri. Risposte educate e cortesi.
- Luci, monitor, orari, macchinette per la vidimazione del biglietto, suoni e rumori.
- Capacità di aspettare, trovare un modo per svagarsi ed ingannare il tempo.
Noi siamo state a Milano: ci siamo incontrate con la tata Babi, un giro ai musei del Castello Sforzesco, al calduccio, mentre fuori nevicava e un pranzo poco salutare ma tanto divertente da Spizzico. Alla fine la Pivellina era stanca ma davvero contenta!

martedì 19 febbraio 2013

Festa a tema - Gli eroi della foresta di Sherwood

Sì, siamo impazziti tutti, nessuno escluso.
La Pivellina è diventata Robin Hood.
Io Lady Marian (una camicia da notte rosa di Nonna Bubu e le trecce)
Green era Cantagallo (camiciona, cintura, pantaloni stretti - non calzamaglia, guai, gli uomini non ce la fanno neppure a Carnevale-, chitarra, cappello con le piume colorate).
E poi avevamo: qualche Lady Cocca, il Principe Giovanni, il Coniglietto Saetta, la Notte (che scende sempre nella foresta di Sherwood, non scherziamo), Re Riccardo in incognito, due streghe, Cristoforo Colombo (certo, con tutto quel viaggiare sarà pure passato da Sherwood), un giullare, una dama (che poteva anche essere Dante Alighieri), la Principessa Merida, qualche altra principessa, una ballerina spagnola (immancabile a Sherwood) etc etc etc.
All'ingresso

All'inizio delle scale: lavagnetta

Scale

Disegno realizzato da Pivellina e me con tappi e colori a dita (sulla porta)

Torta Regina con decorazioni varie (ghiaccia reale, smarties, ciliegine, nastro)
 

lunedì 18 febbraio 2013

Torta Regina

Ingredienti:
  • 200g di Farina
  • 150g di Zucchero
  • 125g di Burro
  • 4 Uova
  • 1/2 Bicchiere di Latte
  • 1 Bustina di Lievito
  • 1 Pizzico di Sale

  • - Sciogliere il burro e farlo raffreddare
    - Mescolare i tuorli e lo zucchero con lo sbattitore. Aggiungere burro, latte e sale e farina.     Aggiungere, a poco a poco, gli albumi precedentemente montati a neve. Aggiungere il lievito
    - Cuocere a 180° per 35 minuti. Lasciare la torta nel forno spento per altri 5 minuti.
     
    Difficoltà: 1/5
    Ottima base per decorazione di torte con pasta di zucchero e ghiaccia reale (al posto del solito pan di spagna!)
    Veloce ed economia
    Fonte: Vecchio catalogo Bertolini

    giovedì 14 febbraio 2013

    Torta al cioccolato ("..dolce un po' salato..")

    Nella foto: ingredienti e necessario per coroncina di auguri
    Ingredienti:
    200g farina
    200g zucchero
    50g cacao amaro
    50ml latte
    5 uova
    1 pizzico di sale
    100g cioccolato fondente
    1/2 bustina di lievito
    200g burro
    Tortiera: 22/24 cm

    Come fare:
    - Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e lasciare leggermente raffreddare
    - Amalgamare, con lo sbattitore elettrico, il burro a cubetti a temperatura ambiente e lo zucchero
    - Aggiungere al composto 1 uovo alla volta, il cioccolato fuso e un pizzico di sale
    - In una terrina a parte setacciare la farina, il lievito e il cacao amaro e mescolare.
    - Unire le farine e il composto con il burro, aggiungendo il latte
    - Infornare a 180° per circa 60 minuti a forno statico. 
     
    Semplice, ottima resa, fattibile con l'aiuto dei bambini
    Difficoltà: 2/5
     
     
    Foto: Sorpresine all'alba

    mercoledì 13 febbraio 2013

    Feste e Pupazzi di Neve

    In questi giorni di neve e di super-lavoro del Dr.Green, noi siamo state piuttosto impegnate. Tra poco arriva Carnevale e il compleanno della Pivellina e abbiamo organizzato tante cose divertenti. Innanzitutto, torte di compleanno (ne servono almeno 2!), poi una festa a tema (e in maschera). Sarà "Gli eroi della foresta di Sherwood"e quindi ci siamo dedicate ai costumi (anche se il mio e quello di Green non sono ancora completi), alla cucina, e alle decorazioni. Ecco il castello di Nottingham, colorato a puntini (tappi di sughero) dalla Pivellina:


    Poi è nevicato e abbiamo "dovuto" trovare del tempo per fare un pupazzo di neve e andare a giocare con le amiche a palle di neve. A questo proposito vi presento...Il nostro primo pupazzo di neve...Il signor Piucheppo:

     

    Non è bellissimo?
    - Gli occhi sono due bacche acerbe
    - Il naso è una bella carota
    - I capelli e le braccia sono dei bei rametti secchi e foglie e fiori
    - La bocca era una noce, ma proprio non stava in posizione continuava a cadere

    martedì 12 febbraio 2013

    Calma calma calma...

    E' neve!
    Non è uno tsunami!
    Da quando la neve ci ha impedito di fare qualcosa a cui tenevamo davvero? Da quando la neve invece che farci stare con il naso all'insù a guardare il cielo, ci crea tutto questo scompenso? Strade impraticabili, spazzaneve inesistenti, negozi e scuole chiusi, treni soppressi o in ritardo
    ..Ma quando eravamo piccoli e vivevamo in campagna come facevamo se nevicava? Non andavamo a scuola?
    Ma certo che no, ci andavamo lo stesso, a piedi magari, o trainati in bob da un cugino maggiore di qualche anno, ed era un giorno di festa...Ora...Tutti a casa! Niente guerra a palle di neve e compagni di classe scemi che ti infilano il ghiaccio nel "coppino" e poi ti scrivono un bigliettino per chiederti scusa ("Mi perdoni? segna la risposta giusta, Sì o no")...
    E per di più non stiamo parlando di qualche paesino del Gargano dove nevica ogni 50 anni, ma della ridente e verde Brianza, in una condizione annunciata da almeno 10 giorni...Grazie, grazie davvero Padri Padani, difensori dei nostri diritti e del nostro celtico benesse, per la vostra efficienza nel tutelare il cittadino, nel gestire le emergenze e nell'organizzazione puntuale. Per fortuna che ci siete voi a salvarci da Roma e dai magna magna della politica. Grazie davvero.
    Ora continuate pure ad offrire le birre gratis nei pub (vuoti per neve) della Brianza per portare a casa una manciata di voti in più e per concludere le vostre campagne elettorali...Lasciateci qui, in pace, a rotolarci nella neve, a disegnare farfalle sdraiati sul prato bianco e a mangiare i fiocchi che cadono leggeri.
    Lasciateci godere il nostro tempo!
     

    sabato 9 febbraio 2013

    Grazie amore mio....

    "Mamma, tu giochi pure con il castello, io puliscio i vetri"

    Costume di Carnevale bambino- Robin Hood

    Misure indicative per 2/3 anni:
    Spalla 5 cm
    Fianchi 35 cm
    Mediana (asse di simmetria, non so come si chiami): 38 cm
    Frange: lato di 14 cm



    OCCORRENTE:
    Tessuto verde semplice 0.75 x 1.50 m
    Sbieco marrone 1.50 m
    Cordoncino verde 1m

    1. Sovrapporre dritto su dritto l'abito davanti a quello dietro
    2. Cucire i fianchi e le spalle
    3. Rifinire con lo sbieco la scollatura e i giri manica.
    4. Orlare l'abito


    Per il cappello ho seguito queste istruzioni (Peter Pan e Robin Hood sono simili), anche se io ho scelto il verde e ho applicato la piuma con due punti a mano

    http://www.makeit-loveit.com/2009/10/peter-pan-costume.html

    Ho completato il costume con:
    - Calze collant verdi
    - Stivali
    - Cordoncino verde come cintura
    - Arco (ramo di ulivo pulito e cordino tirato)
    - Frecce (cannucce nere)
    - Piccola faretra di pelle fatta a zainetto monospalla


    lunedì 4 febbraio 2013

    The impossibile

    Uno dei film più belli che abbia mai visto.
    Una storia vera (ribadito due volte nel prologo iniziale) dove una famiglia sopravvive al dramma dello tsunami che ha distrutto gran parte delle coste del sud est asiatico il 26 dicembre 2004. Sopravvivono ma sono separati gli uni dagli altri e nessuno sa cosa ne sia stato degli altri per gran parte del film.
    Ci si dilunga poco sulle vite private dei protagonisti (cosa in cui degenerano solitamente i film sulle catastrofi) e ci sono pochissimi artifici cinematografici. Il film è crudo e va dritto al sodo. Tutto quello che sta intorno alla disgrazia ti fa pensare, ti fa piangere. Durante la proiezione in sala un ragazzo è stato male per le forti emozioni e hanno dovuto interrompere il film, che poi è ripartito. Ci sono tantissimi spunti. Gioia e dolore, ma anche altruismo e forza.
    Fisica e morale.
    E famiglia, e bambini che crescono in un attimo.
    Si parla poco, si agisce, ma riesce ad essere un film sulla comunicazione. Crudo, realistico, ma anche mistico.
     
    Ecco un bel dialogo iniziale tra Maria (la mamma) e il cameriere del resort:
    Cameriere: "Lei di cosa occupa?"
    Maria: "Sono medico ma non esercito"
    Cameriere: "E cosa fa?"
    Maria: "Mi occupo dei miei figli"
    Cameriere: "Quindi ha avuto una bella promozione!"

    venerdì 1 febbraio 2013

    I'm not supermom.....

    Purtroppo è tutto sospeso...Non riesco a portare a termine i miei macro e micro progetti attuali...Si è tutto arenato, e mi sento incalzata da un tempo sempre più tiranno. Corro da una parte, poi devo mollare tutto e cambiare direzione, poi succede qualcosa di imprevisto e due ore che dovevano tranquille diventano una corsa ad ostacoli.
    Ho iniziato mille bozze di post da pubblicare ma non riesco a concluderle. Ho iniziato un bel progetto di nuovo blog ma non riesco a seguirlo. Sto avviando un'attività lavorativa densa e carica di entusiasmo, che meriterebbe davvero le dedicassi un po' più di tempo. Il libro che sto scrivendo a quattro mani (diciamo tre, visto che il mio contributo è piccolo piccolo) con il Dr Green è fermo. Devo riordinare il Gompa. Devo stuccare due pareti in cui si sono aperte delle crepe. Mettere una rete di sicurezza sul balcone. Aggiornare il mio CV. Organizzare un viaggio di nozze. Avviare il nuovo progetto "casa di bambola per Pivellina". Si è arenato il progetto del costume di Carnevale della Pivellina. Si è arenata l'organizzazione per la sua festa di compleanno. Il proposito di stesura di un bilancio familiare. Quello di un contest culinario. Ho il volantino del corso di Primo soccorso pediatrico, che sarebbe davvero una cosa fichissima, ma ancora non sono riuscita a chiamare per iscrivermi. Non riesco a vedere MAI (e la cosa mi addolora molto) due mie care amiche che so che in questo momento hanno voglia e bisogno di vedermi. La piscina è lì che mi aspetta. Mi sembra di non avere mai tempo per nulla.
    Poco fa una mail per un invito a cena mi ha gettata nello sconforto: recitava "Facciamo che ognuno porta qualcosa?". Oddio, ho subito pensato.. E come faccio? Quando? Ho anche pensato: "E se porto dei soldi e loro comprano qualcosa?"...Sono un essere orribile...
    Ieri, come ciliegina sulla torta, è successo questo:
    Ora di pranzo - Pivellina ed io a tavola- Primo: Pasta con le zucchine e ok - Secondo: Cubetti di tofu e barbabietole - io ingollo tutto in un attimo e mi metto a caricare la lavastoviglie intrattenendo la Piccola con una storia - Lei mangia con le mani i cubetti di tofu - Mi volto un attimo - Mi rigiro - cubetto di tofu e dito infilato nel naso - "Togli il dito dal naso!"- il dito esce ma il tofu no.
    Ed è iniziato il cinema. Vari tentativi di disostruzione con mezzi di fortuna, consulenza telefonica del papà ma impossibile far uscire qualcosa... e poi corsa al Pronto Soccorso. Pivellina in lacrime, pediatra che ventila l'idea di un trasporto in ambulanza in un presidio più grosso. Io mantengo la calma, per lei, per tranquillizzarla. Poi due angeli. Due infermieri-montagne dai modi meno delicati della pediatra mi tengono la Pivellina bloccata e dopo vari ravanamenti riescono a togliere il  tofu dalla narice.
    Poi si ride, si scherza, ci si bacia, ci si abbraccia. La Pivellina passa a salutare tutto il Pronto Soccorso, "Gassie signori" e manda baci. Le battute su quanto faccia male essere vegetariani si sprecano. Gli infermieri montagna salutano la Pivellina: "Hai una mamma davvero intelligente!Brava, calma...Di solito fanno delle scene!".
    In macchina, tornando a casa con il sottofondo delle canzoni dello Zecchino d'oro, la mamma intelligente piange.
    In silenzio.