domenica 22 settembre 2013

Domande di Pivellina

"Mammina, io sono vegetariana?"
"No, amore, mangi la carne, e ti piace, vero?"
"Sì tanto. Allora sono vegetariana  solo per il minettrone"


Torta mele e noci

Sta diventando una tradizione (e chissà se durerà anche dopo l'arrivo di Piccolo Cosino): il Venerdì in Cucina! Capita sempre più spesso che al Dr.Green, di venerdì, venga affibbiato il famigerato turno di 12 ore (che poi son molte di più, stante che esce di casa alle 6.30 del mattino e torna alle 21.30..) e che io non abbia le energie necessarie per portare al parco giochi la Pivellina sia di mattina che di pomeriggio...Quindi, il pomeriggio...si fa una torta! Sempre più apprezzata, diventiamo ogni volta più brave (e la Pivellina mi riempie di soddisfazione!)


Ingredienti:
1kg mele
200g farina
2 tuorli
100g zucchero
2 cucchiai pangrattato
2 dl latte
40 g gherigli di noci
4 amaretti
40g uvetta
1/2 bustina lievito per dolci
70 g burro

- Fare ammorbidire l'uva sultanina in una ciotola d'acqua tiepida per 20 minuti circa
- Imburrare una teglia dal diametro di 22/24 cm e cospargerla di pangrattato. Sbucciare le mele, lavarle, privarle del torsolo e tagliare a fettine sottili
- Mescolare tuorli, zucchero, burro e aggiungere piano piano farina, lievito e latte. Amalgamare.
- Distribuire metà impasto nella tortiera, adagiarvi sopra metà delle mele, sbriciolare gli amaretti e spolverizzarveli sopra , con uva sultanina e i gherigli di noce. Formare poi un altro strato di mele, gherigli e uvetta. Ricoprire il tutto con l'altra metà dell'impasto e stendere uno strato uniforme.
- Far cuocere la torta in forno già caldo a 170° per 50 minuti

mercoledì 18 settembre 2013

"Cigni selvatici"

Con l'aiuto spirituale di Mao, Confucio o chi per loro, sono riuscita a finire  "Cigni Selvatici" di Jung Chang. È stato uno dei libri piu belli ed impegnativi che abbia mai letto. L'autrice racconta la storia vera di tre donne (la nonna, la mamma e lei stessa) che vivono da vicino e lontano le vicende del popolo cinese.
La narrazione delle vicende che riguardano la nonna ha inizio intorno agli anni 20, quando ancora la Cina era un mondo feudale comandato dai Signori della guerra, e arriva fino agli anni Ottanta, quando l'autrice riesce ad emanciparsi da un mondo di violenza, fuggendo in Europa grazie ad una borsa di studio. E in mezzo a tutto questo ci sono le invasioni degli stranieri (giapponesi e russi), la diffusione del comunismo, vista inizialmente come arma di salvezza, poi come ideologia, poi cone ipocrisia e violenza, la follia di Mao, la Rivoluzione culturale e la fine del dittatore.
Lo stile è asciutto, lineare, ma al tempo stesso non scarno, con un linguaggio ricco ma che non si crogiola nel patetico o nel romanzato. Nella prima parte del libro il ritmo è lento, ma, con l'adesione della madre al comunismo, si legge tutto d'un fiato. Sembra non ci sia limite all'aberrazione umana, poi...all'improvviso, qualche aneddoto positivo, la solidarietà, l'amore, la poesia, un ricordo dolce fanno tornare a sperare.
Bellissimo e consigliatissimo.

sabato 14 settembre 2013

Torta di cioccolato e cannella

"Ah, tra i due e i tre anni...C'è da impazzire!", mi dicono le mamme, le altre, quelle di poco più vecchie di me. Frase fatta, frase ricorrente, aria fritta, detta e stra-detta ... ma....e'vero! Ad ogni passo in avanti ne corrispondono due indietro, ad ogni conquista ecco spuntare uno stress nuovo e una nuova guerra.
Sono in trincea. Gravida e in trincea....Un tempismo perfetto.
Ma ho deciso di concentrarmi su quello che va bene, sui progressi e su quello che funziona, scordandomi delle difficolta'. Facendo finta di niente.
Oggi abbiamo fatto una torta.
Buona, buonissima.
La Pivellina, è stata molto collaborativa. Ha davvero cucinato. Prima era sempre stata partecipe, ma mai cosi'consapevole: ha seguito le istruzioni e lavorato con una notevole serieta'. In un attimo io ho scordato tutti i problemi e le tensioni e i capricci di questi giorni.
 
 
Ricettina? E ricettina sia....

INGREDIENTI
330 g di farina
140 g di burro
1 e 1\2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
2 uova
3 dl di latte
4 gocce di limone
80 g di cacao amaro
zucchero a velo q.b.
200 g di zucchero
cannella in polvere

Amalgamare burro e zucchero e lavorarli fino a che il composto non sia morbido e spumoso. Unire  bicarbonato, un pizzico di cannella e le uova, sempre mescolando. Amalgamare la farina setacciata con il cacao,  alternandola al latte inacidito con qualche goccia di limone.
Versare in uno stampo imburrato ed infarinato. Infornare a 180 gradi per 35 minuti. Lasciare riposare per almeno 10 minuti e cospargere di zucchero a velo.

lunedì 9 settembre 2013

Italica cortesia -Cartoline dalle vacanze

Vacanza in Italia...Per la precisione tra Liguria e Toscana, tra mare, citta'd'arte e parchi gioco. Posti bellissimi, dove il turismo, se ben sfruttato, puo'davvero essere l'arma vincente per questa nostra Povera Patria. E invece....Ti trattano malissimo. Servizio scadente nei ristoranti, tariffe piu'alte della norma europea, indicazioni spesso insufficienti, orari di chiusura e apertura assurdi.
Eccovi alcune perle:

-In spiaggia privata, ombrellone e lettino pagati e profumatamente e stazionamento in loco per parecchie mattine della settimana..Insomma, siamo buoni clienti. Mi sovviene, all'ora della merendina della Pivellina, di avere portato lo yogurt ma di aver dimenticato il cucchiaino. Carica di ingenua e sana fiducia nel prossimo mi reco al bar e chiedo in prestito un cucchiaino. Risposta della cameriera :"..E non e'possibile" . "Ok, va bene anche uno di plastica". "Mi spiace, ma quelli di plastica sono pari ai gelati. Se te ne lascio uno, poi il gelato resta senza.". Mutismo allibito da parte mia. Lei prosegue:"Se proprio lo vuoi, devi comprare anche un gelato".

- Dopo una giornata in giro a camminare, la mia amica Silvietta ed io siamo stanche, distrutte, assetate ma, soprattutto, con tantissima pipi'da espellere. Entriamo disperate in un bar di una via centralissima e, mentre io, incinta ormai da 7 mesi, chiedo una bottiglietta d'acqua, lei, disperata, chiede per il bagno. Risposta del barista: "Mi dispiace, c'e' ma non ci potere andare". Noi basite e quello continua "Ho appena passato il pavimento con lo straccio bagnato e se andate adesso, poi mi tocca ripassarlo." La Silvietta insiste :"Ma se stiamo attente a non scivolare?". "Non e'quello il punto, adesso non potete. Ripassate qui tra un'oretta...."