martedì 21 gennaio 2014

Allattamento: problemi e soluzioni

Allattare non è piacevole, diciamocelo con tutta franchezza.
Lo si fa perché davvero è un gesto d'amore e davvero si fa un gran bene al proprio bambino ma certo non e' un momento idialliaco, almeno per la mia duplice esperienza. Se guardiamo le immagini di qualche pubblicità di prodotti per l'infanzia si vedono queste bellisime mamme magre con lo sguardo in estasi mistica e un neonato paffutello e sereno tra le braccia.
La mia realtà è tutta diversa.
I primi giorni:dolore, sofferenza, gran spargimento di sangue, ragadi prima di attaccare il bambino dovevo fare dei grandi respiri per concentrarmi ed affrontare il dolore che avrei sentito. Durante la poppata stringevo un lenzuolo o un fazzoletto o la msno del Dr.Green per resistere al pianto. In ospedale dicevo alle infermiere :"Ho le ragadi". E loro :"E certo, con la carnagione chiara...".E niente. Nessun altro consiglio, come se questa fosse una realtà ineluttabile per cui non di possa fare nulla. E invece no, o meglio, non del tutto. Una dose di sofferenza e dolore fa parte del gioco ma qualcosa per uscire dal tunnel si può fare. Le mie strategie per sopravvivere sono state:
- impacco di acqua calda quando il seno diventa troppo pesante (o borsa dell'acqua calda). Procurano un leggero piacere prima delka poppata e rendono più facile la fuoriuscita del getto.
- gran profusione di lanolina sparsa su tetta lasciata poi al vento.
- paracapezzoli in argento (unica vera risoluzione). Me li ha prestati una mia amica (il costo è piuttosto alto) ma dono stati una vera manna dal cielo.

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